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Lungo la strada ti farai dei nemici…

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thorns-1-1172414-mProcedendo in questa vita, prima o poi ci saranno dei nemici. I nemici possono essere molto diversi a seconda dell’età che abbiamo. Quando siamo piccole, un nemico diventa il compagno dell’asilo che ci tira i capelli, o l’amichetta che ci ruba i colori. Crescendo un nemico è qualcuno che parla alle nostre spalle, è la migliore amica che ahimé si innamora dello stesso ragazzo che piace a te, è il professore da osteggiare a colpi di risposte taglienti e sotterfugi, è il genitore con cui ci scontriamo per far valere la nostra opinione… la nostra libertà. Cresciamo ancora, e i nemici, diventano anche le persone che hanno fatto del male a chi amiamo, diventano ex-soci, ex-mariti, ex-fidanzati con cui abbiamo rotto… e rotto così male che l’unico modo per incontrarli è davanti a un avvocato… nemici diventano alcuni amici che sembravano quelli di tutta una vita e che poi ad un certo punto qualcosa è cambiato e ora vi detestate a vicenda, il nemico diventa quel cliente che non ha pagato e ha messo la società per cui lavori in ginocchio. Le cose ad un certo punto sembrano diventare terribilmente serie. Forse però è il nostro pensiero a diventare terribilmente duro e serio riguardo ai nemici. Credo che ognuna di noi possa ricordare la sensazione di pericolo per uno di quei nemici di quando avevamo meno di 15 anni. Forse ora ci viene da sorridere, ma allora la situazione era terribilmente seria, in barba agli adulti che ci dicevano “fossero questi i problemi della vita”. Di solito bastano una decina di anni e i problemi che ci assillavano ci sembraranno piccoli… a volte teneri. Chi di noi a 14 anni, portava ancora rancore al bimbo che ci tirava i capelli all’asilo? Dubito che sul mio letto di morte, penserò con rammarico a tutte le persone che mi hanno amato e poi odiato per i più svariati motivi. Credo piuttosto che mi verrà da pensare a tutto questo come parte del bagaglio della mia esistenza e consapevole di questo scelgo di non aspettare ad essere quasi morta, per avere quella leggerezza e saggezza che abbiamo quando riusciamo a mettere le cose nella giusta prospettiva. Con questa lucidità, proprio questa settimana ho scritto a un “vecchio nemico”, che prima di diventare tale era da me considerato un grande maestro. Grazie a questa persona, tanti anni fa la mia vita ha preso una svolta meravigliosa e dopo tantissima acqua passata sotto i ponti sentivo che di tutto quello che era accaduto per me oggi rimane solo un sorriso e una comprensione che nella vita ognuno di noi può essere il “buono” o il “cattivo” e che la linea di demarcazione viene tracciata da chi racconta la storia. E se ve lo state chiedendo, la risposta è no, non c’è stata una riappacificazione, con grande probabilità la mia mail non è stata neppure particolarmente gradita. Ma per me non conta. Perché quando dentro noi sentiamo che c’è un messaggio di pace e gratitudine da comunicare, non lo mettiamo in circolo per avere un “lieto fine”, ma perché sentiamo che è la cosa giusta e che è arrivato il momento di farlo. In fondo siamo noi che dobbiamo convivere con i nostri pensieri e le nostre emozioni, e per quanto terribili siano o siano stati i nostri nemici, abbiamo sempre la capacità di mollare la presa… sempre…

Un abbraccio care le mie ragazze di ogni età… commentate, quello che volete, così come vi viene… la vostra coach, Chiara


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